12 agosto 2024


La via per raggiungere il rifugio Quinto Alpini da Niblogo non è troppo impegnativa anche se molto lunga. I segnavia nel parcheggio di Niblogo, all’imbocco della Val Zebrù, indicano 5 ore. Con un po’ di allenamento è possibile raggiungere la meta in meno di 4 ore.  

Il sentiero incomincia al termine della strada asfaltata, accanto al Bar Ristoro Niblogo (1575m) che è anche “ufficio informazioni”. Ci si addentra nella stretta valle verdeggiante su un largo sterrato che viene percorso a piedi o in bicicletta ma anche in auto dal servizio navetta fino alla Baita del Pastore. In basso scorre il torrente Zebrú. Al bivio del Ponte Tre Croci si rimane sulla strada di sinistra. Quella a destra porterebbe altrove, verso Alpe Predaccio. Si sale piano mentre la valle si allarga, incontrando alpeggi, baite, zone attrezzate per picnic e pascoli. Si passa più volte da un versante all’altro della valle attraversando il torrente Zebrù su ponti di legno. Il percorso è accompagnato da bacheche didattiche che informano sulla fauna selvatica della Val Zebrù. Un particolare approfondimento è sul gipeto, reintrodotto nelle Alpi alla fine del secolo scorso.   

In un paio d’ore dalla partenza si giunge alla località Campo con il Ristoro “La Baita” e il Rifugio Campo (2000m). Si prosegue ancora per 40 minuti e si arriva alla Baita del Pastore (2166m) dove termina la strada sterrata. Da lì il sentiero comincia a salire decisamente e anche il panorama cambia. Ci si trova piano piano in un paesaggio lunare, circondati da rocce, ghiaioni e nevai. Alcuni segnali suggeriscono di scegliere i dolci tornanti, meno faticosi del sentiero che sale diritto. Già da lontano, su uno sperone di roccia, si può vedere il Rifugio Quinto Alpini con il suo caratteristico tetto giallo.   

La salita continua ininterrotta fino a 2877m. Le soste per riprendere fiato permettono di godersi la vista sulla valle e sulle cime da tutte le angolazioni possibili. Finalmente, dopo un’ora e mezza dalla Baita del Pastore si raggiunge il Rifugio.