17 agosto 2022
Ci siamo svegliati con un po’ di apprensione per il meteo (prevista pioggia e temperature tra i 3 e i 9 gradi) e per la strada difficile verso Ryphusen, il rifugio dove avremmo dovuto trascorrere la notte.
Ci siamo confrontati con gli altri pellegrini e, mentre iniziava a piovere, ci siamo incamminati. Abbiamo deciso di fare i primi 3,5 km sulla E6 e abbiamo camminato in silenzio, sul ciglio della strada, sotto la pioggia battente e il vento che sferzava i nostri volti, ciascuno immerso nei propri pensieri.
A Vårstigen abbiamo ripreso il sentiero: la “strada del re” che, dicono, fosse percorsa con le carrozze nonostante le ripide salite e discese. Lasciata la “strada del re”, ci siamo inerpicati su un sentiero nel bosco fino a raggiungere l’altopiano dai promettenti paesaggi ma oggi immerso nelle nuvole. Eravamo ormai così inzuppati dalla testa ai piedi che non riuscivamo a capire se piovesse o meno. Dovevamo salire ancora fino a 1314 m per poi scendere dall’altra parte…la strada era larga, saliva piano ma non finiva mai. Giunti al punto più alto ha ricominciato a piovere forte e il freddo era pungente. Gli ultimi chilometri praticamente correvamo, sognando il caldo del rifugio.
Alle 14.00 eravamo arrivati al Ryphusan, bagnati, infreddoliti ma contenti. Ryphusan è un bivacco da otto posti letto, senza elettricità ma con l’acqua potabile… quella del fiume. C’è anche una stufa a gas che abbiamo subito acceso. Una menzione d’onore merita il bagno, anzi i due bagni… nello stesso locale: fuori dal rifugio, sul retro, una stanza con una panca e due buchi a perdere, coperti da due assi del water; sui muri dei quadri che raffigurano la fauna del luogo.
Dopo il nostro arrivo sono passate a scaldarsi e a pranzare due ragazze che sono poi ripartite per accamparsi qualche chilometro più a valle. Sono poi giunti Philip e Tabia, che avevamo già conosciuto nei giorni scorsi e con cui abbiamo condiviso il pomeriggio, la serata… e un po’ delle nostre storie.
Sta diventando buio e ci apprestiamo ad andare a letto. Domani ci sveglieremo presto per raggiungere Oppdal… speriamo senza pioggia.