16 agosto 2022
Dopo aver pulito la nostra abitazione presso Hageseter Turisthytte eravamo pronti a camminare. Le nubi erano bassissime ma non pioveva. Abbiamo cominciato a salire su sentieri bagnati e scivolosi e in poco tempo abbiamo raggiunto Hjerkinn Fjellstue, un elegante hotel di montagna. Ci siamo fermati per un caldo caffè. Quando siamo usciti aveva iniziato a piovere: una pioggerellina fastidiosa ma tutto sommato sopportabile nei nostri assetti da maltempo. Salivamo e venivamo inghiottiti dalle nubi. Attorno non si vedeva nulla e anche noi, se ci distanziavamo troppo, ci perdevamo di vista. Per fortuna la strada era una, semplice e larga. In questo modo abbiamo raggiunto Hjerkinnshøe, il punto più alto: 1200 metri. Un cippo in pietra segnava 208 km a Trondheim.
Mentre scendevamo le nubi rimanevano in altro e la visibilità migliorava. La pioggia scendeva a intermittenza. Abbiamo attraversato il confine tra il comune di Dovre e quello di Oppdal, raggiunto la E6 e risaliti sull’altopiano per gli ultimi chilometri. Un gruppetto di pecore ci precedeva correndo avanti ogni volta che ci avvicinavamo troppo.
A Kongsvold c’è una casetta dedicata all’ospitalità dei pellegrini. Siamo arrivati per primi, poi ci hanno raggiunto una signora, un ragazzo, David e Tabia. Non pensavo di trovare altri in cammino lungo il Pilegrimsleden!
La nostra stanza non è grandissima. Ci sono due letti a castello; io dormo in alto ma devo stare attento a non sedermi per non picchiare la testa contro il soffitto. Tra i letti abbiamo tirato una corda per stendere; per entrare e uscire dalla stanza bisogna passare sotto le mutande di uno e la maglietta gocciolante dell’altro. Abbiamo appena celebrato la messa e stiamo aspettando che gli altri liberino la cucina per cenare.